Houzz a Osaka: La Casa Costruita Tutto Attorno a Una Scala
Un’intera abitazione si sviluppa attorno a un ingegnoso elemento che fa da scala, libreria, scrivania e molto altro
Siamo a Osaka, in Giappone, in una casa eretta su un terreno dalla forma stretta e allungata. La forma minimalista e affusolata dell’edificio – impostato su un terreno largo 3,74 metri ma profondo 16,31 metri – offre pochi indizi sugli intimi spazi creati al suo interno.
L’ingresso è decorato con acciaio corten, un tipo di acciaio ad alta resistenza alla corrosione. La parete diagonale dell’entrata regala alla facciata un senso di maggior profondità. Quando si arriva alla porta scorrevole d’ingresso, in legno di cedro rosso, si intravede l’interno della casa e il cielo che spunta dai vetri.
Il committente, che di mestiere fa il fotografo, desiderava avere uno spazio da adornare con fotografie, album e oggetti vari. Date le dimensioni veramente ridotte a disposizione, era tuttavia importante sfruttare la maggior superficie possibile per il soggiorno, ricavando, allo stesso tempo, lo spazio per l’ingombro della scala. Tra le sfide che il progettista Muro ha dovuto affrontare, c’era anche la necessità di dare un senso di ariosità all’ambiente e creare delle viste panoramiche, in un quartiere dove gli edifici sono accalcati l’uno sull’altro.
La soluzione ingegnata dall’architetto è stata quella di creare una “scala-mensola”. Il padrone di casa racconta che, già al loro primo incontro, Muro propose una scala che poteva fungere anche da scaffalatura, spazio da vivere e, in generale, punto focale dell’intera abitazione. I committenti si sono immediatamente innamorati dell’idea, dando luce verde al progetto.
«La scala è stata la soluzione a tutti i nostri problemi progettuali», racconta Muro. «L’abbiamo trasformata in un elemento multifunzionale che dà accesso ai vari piani della casa e si presta a essere usata come scrivania, scaffalatura e altro, tutto contemporaneamente». La scala, che attraversa l’edificio dall’interrato all’ultimo piano, è stata realizzata in legno di pino, morbido e piacevole al tatto.
Dal piano terra, i gradini portano alla cantina, dove trovano posto una scarpiera e armadi vari. Data la difficoltà di inserire contenitori a sufficienza in una casa di dimensioni ridotte, la superficie al piano interrato è stata ampliata il più possibile. A un livello intermedio, salita una rampa, si giunge a un piano con bagno e camera matrimoniale.
La soluzione ingegnata dall’architetto è stata quella di creare una “scala-mensola”. Il padrone di casa racconta che, già al loro primo incontro, Muro propose una scala che poteva fungere anche da scaffalatura, spazio da vivere e, in generale, punto focale dell’intera abitazione. I committenti si sono immediatamente innamorati dell’idea, dando luce verde al progetto.
«La scala è stata la soluzione a tutti i nostri problemi progettuali», racconta Muro. «L’abbiamo trasformata in un elemento multifunzionale che dà accesso ai vari piani della casa e si presta a essere usata come scrivania, scaffalatura e altro, tutto contemporaneamente». La scala, che attraversa l’edificio dall’interrato all’ultimo piano, è stata realizzata in legno di pino, morbido e piacevole al tatto.
Dal piano terra, i gradini portano alla cantina, dove trovano posto una scarpiera e armadi vari. Data la difficoltà di inserire contenitori a sufficienza in una casa di dimensioni ridotte, la superficie al piano interrato è stata ampliata il più possibile. A un livello intermedio, salita una rampa, si giunge a un piano con bagno e camera matrimoniale.
Al di sopra, a distanza di un’altra rampa di scala, è stata sistemata la camera della bambina, che non ha porta ed è separata dalla scala da un sottile divisorio.
La scala crea una visuale continua tra questa zona e l’area living al piano di sopra, così che ogni membro della famiglia possa percepire la presenza degli altri in ogni momento.
La scala crea una visuale continua tra questa zona e l’area living al piano di sopra, così che ogni membro della famiglia possa percepire la presenza degli altri in ogni momento.
Muro spiega che immaginare visivamente la scala è stato un processo tutt’altro che semplice, in qualche modo analogo al costruire con i Lego. «I soli disegni non mi erano sufficienti, così, prima di cominciare i lavori, ho realizzato un modellino in scala 1:30, al quale apportavo le modifiche che via via avrei apportato anche in cantiere».
La scala, che si sviluppa dall’ingresso all’ultimo piano, ricorda un grande albero: arrampicarvisi o scenderla è come fare un viaggio in una foresta vivente di scaffali. La bambina di casa (qui ritratta nella foto), che quest’anno compirà sette anni, ha scelto la scala come luogo prediletto per i suoi giochi, preferendola alla sua cameretta. Bastani una sedia e uno scaffale e la scala si trasforma in una scrivania perfetta per disegnare.
La scala, che si sviluppa dall’ingresso all’ultimo piano, ricorda un grande albero: arrampicarvisi o scenderla è come fare un viaggio in una foresta vivente di scaffali. La bambina di casa (qui ritratta nella foto), che quest’anno compirà sette anni, ha scelto la scala come luogo prediletto per i suoi giochi, preferendola alla sua cameretta. Bastani una sedia e uno scaffale e la scala si trasforma in una scrivania perfetta per disegnare.
La zona living e la cucina
La scala è delimitata da una presa di luce a pavimento, che fa circolare nell’ambiente la luce naturale. I tenui giochi d’ombra creati dai raggi di sole che filtrano rendono le stanze piacevolmente accoglienti.
Alcuni gattini hanno adottato questa famiglia sin dai tempi dei lavori, così la scala ora è un accogliente rifugio anche per loro. Un luogo irresistibile, ideale per giocare e nascondersi.
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Chi ci abita: Una famiglia con una bambina di sette anni
Dove: Osaka
Superficie del terreno circostante: 60,94 m²
Superficie complessiva abitabile: 72,85 m²
Data fine lavori: Giugno 2017
Progettazione: FujiwaraMuro Architects
Costruzione: R-one Corporation
Questa giovane coppia voleva comprar casa nel quartiere Sumiyoshi-ku di Osaka, vicino al lavoro. Una ricerca su Google con “case strette” li ha portati a conoscere i progettisti dello studio Fujiwara Muro Architects. I due spiegano che gli architetti sono stati da subito molto attenti a tenere in considerazione ogni aspetto, dal budget limitato a disposizione della coppia, alle dimensioni ridotte del terreno acquistato. Ciò che più ha colpito marito e moglie è stata la capacità dei professionisti di dar forma precisa alle vaghe idee circa la casa che i due avrebbero voluto.
La facciata, trattata con una finitura a stucco, è semplice, ma sofisticata. Il padrone di casa si è innamorato dello stile visto nello studio dei Fujiwara Muro Architects, e ha chiesto ai progettisti di riprodurlo anche qui.