Come si Progetta una Cucina in Muratura? L’Esperto Risponde
Un vademecum per capire come progettare le cucine in muratura, quali sono gli elementi fondamentali e i costi di massima
La cucina in muratura è una tipologia molto adatta ad ambienti dal carattere un po’ rustico, come case di montagna, di campagna oppure al mare. Ciò non toglie che se vi appassiona, potete realizzarla anche nella vostra casa di città, magari per un sottotetto, in una taverna o in un appartamento con delle travi a vista. L’atmosfera che si verrà a creare sarà calda e originale.
Come si progetta?
La progettazione deve essere controllata al millimetro, soprattutto nei vani dove alloggiano gli elettrodomestici. Lo spazio netto tra un muretto e l’altro deve essere generalmente di 60 cm, ma può essere anche inferiore, ad esempio 40 cm, se vi bastasse una lavastoviglie più piccola della norma.
Queste misure sono valide per elettrodomestici da incasso, che prevedono dunque una cornice e un pannello di chiusura. Per gli elettrodomestici freestanding invece la larghezza va considerata in funzione della misura complessiva riportata nella scheda tecnica fornita dal produttore, aggiungendo almeno un paio centimetri per lato in modo da permetterne comodamente l’inserimento.
Per gli spazi che verranno predisposti a dispensa la misura invece può essere personalizzabile in funzione di ciò che si prevede andrà al suo interno. Questa peculiarità rende la cucina in muratura particolarmente adatta a utilizzare spazi secondari della casa che con una cucina a moduli standard sarebbero più difficili da sfruttare.
La progettazione deve essere controllata al millimetro, soprattutto nei vani dove alloggiano gli elettrodomestici. Lo spazio netto tra un muretto e l’altro deve essere generalmente di 60 cm, ma può essere anche inferiore, ad esempio 40 cm, se vi bastasse una lavastoviglie più piccola della norma.
Queste misure sono valide per elettrodomestici da incasso, che prevedono dunque una cornice e un pannello di chiusura. Per gli elettrodomestici freestanding invece la larghezza va considerata in funzione della misura complessiva riportata nella scheda tecnica fornita dal produttore, aggiungendo almeno un paio centimetri per lato in modo da permetterne comodamente l’inserimento.
Per gli spazi che verranno predisposti a dispensa la misura invece può essere personalizzabile in funzione di ciò che si prevede andrà al suo interno. Questa peculiarità rende la cucina in muratura particolarmente adatta a utilizzare spazi secondari della casa che con una cucina a moduli standard sarebbero più difficili da sfruttare.
Il piano di lavoro
Sopra i muretti verticali verrà disposto un top che, a mio parere, è l’elemento più importante di questo tipo di cucina. Le scelte variano in funzione del gusto personale: può essere fatto in legno grezzo o rivestito, in pietra, in marmo, o semplicemente in calcestruzzo armato ricoperto con le piastrelle o con la resina.
Le misure più importanti sono legate allo spessore, che deve essere tale da non permettere la flessione tra un muretto e l’altro, e dalla profondità, che va stabilita in funzione degli elettrodomestici sottostanti. Se questi ultimi sono da incasso va bene una misura di 60 cm, se sono freestanding bisogna capire qual è la dimensione finita, più l’eventuale spazio tecnico necessario per non far surriscaldare l’elettrodomestico o per permettere l’allaccio all’impianto idraulico o elettrico.
Infine non bisogna dimenticare di realizzare o di far realizzare dal fornitore che lo produrrà i fori per l’incasso del lavello e del piano cottura, a meno che non scegliate di trattarli separatamente, come nella foto qui sopra.
Sopra i muretti verticali verrà disposto un top che, a mio parere, è l’elemento più importante di questo tipo di cucina. Le scelte variano in funzione del gusto personale: può essere fatto in legno grezzo o rivestito, in pietra, in marmo, o semplicemente in calcestruzzo armato ricoperto con le piastrelle o con la resina.
Le misure più importanti sono legate allo spessore, che deve essere tale da non permettere la flessione tra un muretto e l’altro, e dalla profondità, che va stabilita in funzione degli elettrodomestici sottostanti. Se questi ultimi sono da incasso va bene una misura di 60 cm, se sono freestanding bisogna capire qual è la dimensione finita, più l’eventuale spazio tecnico necessario per non far surriscaldare l’elettrodomestico o per permettere l’allaccio all’impianto idraulico o elettrico.
Infine non bisogna dimenticare di realizzare o di far realizzare dal fornitore che lo produrrà i fori per l’incasso del lavello e del piano cottura, a meno che non scegliate di trattarli separatamente, come nella foto qui sopra.
Il rivestimento
La finitura finale dei vani, all’interno e all’esterno, così come quella del piano, può essere realizzata nella sua forma più semplice con lo smalto lavabile, bianco o colorato. Il vantaggio economico va ponderato con due parametri: la resistenza all’usura nel tempo e la resa estetica.
Se vi piace l’idea di avere un volume monomaterico, ma vi preoccupa la durata, potete anche valutare la possibilità di rivestirlo in resina. Sceglietela con attenzione valutando con il fornitore la resistenza agli agenti chimici (come limone o aceto), per evitare che si macchi, e agli agenti atmosferici, soprattutto nel caso in cui si tratti di una cucina per una casa al mare.
La finitura finale dei vani, all’interno e all’esterno, così come quella del piano, può essere realizzata nella sua forma più semplice con lo smalto lavabile, bianco o colorato. Il vantaggio economico va ponderato con due parametri: la resistenza all’usura nel tempo e la resa estetica.
Se vi piace l’idea di avere un volume monomaterico, ma vi preoccupa la durata, potete anche valutare la possibilità di rivestirlo in resina. Sceglietela con attenzione valutando con il fornitore la resistenza agli agenti chimici (come limone o aceto), per evitare che si macchi, e agli agenti atmosferici, soprattutto nel caso in cui si tratti di una cucina per una casa al mare.
Se invece prediligete una soluzione più decorata, potete optare per l’utilizzo di ceramiche colorate, magari fatte a mano o di recupero, anche solo da applicare nei punti strategici, come il piano di lavoro.
La chiusura dei vani
Per chiudere i vani le soluzioni sono fondamentalmente due: usare delle tendine scorrevoli o a rullo; oppure realizzare dei pannelli di chiusura in legno, in ferro o in lamiera forata.
Per la costruzione di quest’ultimi il mio consiglio è di rivolgervi a un falegname o a un fabbro: un lavoro su misura è la scelta più adatta e personalizzabile. Esistono, tuttavia, delle case produttrici di cucine che forniscono il pannello ed eventuali sistemi estraibili. Se doveste scegliere questa direzione la valutazione va fatta prima di costruire i muretti perché molte volte i moduli proposti a livello industriale hanno delle misure standard.
Per chiudere i vani le soluzioni sono fondamentalmente due: usare delle tendine scorrevoli o a rullo; oppure realizzare dei pannelli di chiusura in legno, in ferro o in lamiera forata.
Per la costruzione di quest’ultimi il mio consiglio è di rivolgervi a un falegname o a un fabbro: un lavoro su misura è la scelta più adatta e personalizzabile. Esistono, tuttavia, delle case produttrici di cucine che forniscono il pannello ed eventuali sistemi estraibili. Se doveste scegliere questa direzione la valutazione va fatta prima di costruire i muretti perché molte volte i moduli proposti a livello industriale hanno delle misure standard.
Costi orientativi
Stabilire un costo a metro cubo non è molto semplice. Il materiale edile per costruire i muretti costa poco se si tratta di elementi reperibili in un qualsiasi magazzino edile. Una cifra orientativa varia tra i 30 €/m³ e i 70 €/m³ a seconda che si tratti di mattoni forati, Poroton, mattoni pieni o cartongesso rinforzato per sostenere il carico. La pietra e il legno vanno valutati in funzione della qualità del materiale da utilizzare.
Va poi aggiunto il costo del piano che rappresenta indubbiamente la spesa più alta e può aumentare o diminuire in funzione dei tagli (lastra unica o più lastre) e dei fori che devono essere effettuati.
La finitura finale varia tra i 5-10 € di un barattolo di smalto ai 30 € di una piastrella decorata a mano.
Infine la pannellatura realizzata da un falegname per ogni modulo da 60 cm può essere stimata a 200 € a modulo, ma si tratta solo di un prezzo orientativo basato su un’ipotesi che deve essere valutata in loco dall’artigiano che lo realizzerà.
Stabilire un costo a metro cubo non è molto semplice. Il materiale edile per costruire i muretti costa poco se si tratta di elementi reperibili in un qualsiasi magazzino edile. Una cifra orientativa varia tra i 30 €/m³ e i 70 €/m³ a seconda che si tratti di mattoni forati, Poroton, mattoni pieni o cartongesso rinforzato per sostenere il carico. La pietra e il legno vanno valutati in funzione della qualità del materiale da utilizzare.
Va poi aggiunto il costo del piano che rappresenta indubbiamente la spesa più alta e può aumentare o diminuire in funzione dei tagli (lastra unica o più lastre) e dei fori che devono essere effettuati.
La finitura finale varia tra i 5-10 € di un barattolo di smalto ai 30 € di una piastrella decorata a mano.
Infine la pannellatura realizzata da un falegname per ogni modulo da 60 cm può essere stimata a 200 € a modulo, ma si tratta solo di un prezzo orientativo basato su un’ipotesi che deve essere valutata in loco dall’artigiano che lo realizzerà.
Raccontateci la vostra esperienza: avete mai realizzato una cucina in muratura? Se sì in che contesto? Vi ha soddisfatti o non la rifareste?
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La differenza rispetto a una tradizionale è che questo tipo di cucina viene costruita in loco con materiale edile: mattoni, pietre, legno, cemento, talvolta anche in cartongesso rinforzato. Da qui il suo carattere rustico legato alla ruvidità dei materiali, ma che se dosato con attenzione può diventare anche un po’ shabby come nel caso dell’utilizzo di mattone verniciato di bianco.
Si compone fondamentalmente di muretti verticali costruiti con il materiale prescelto e che servono a supportare il carico del piano, ma allo stesso tempo alloggiare la tubatura del lavabo, gli elettrodomestici e gli eventuali mobili. In fase di progettazione bisogna valutare bene fino a che altezza devono arrivare: il piano di lavoro finito solitamente ha un’altezza tra gli 86 e i 90 cm.